Sensori in pianta per il monitoraggio "in vivo" della fisiologia vegetale

La studentessa affiancherà i ricercatori durante l’attività di ricerca presso i laboratori dell’IMEM-CNR di Parma, con l’obiettivo di apprendere come nuove tecnologie impiegate in agricoltura possono contribuire al raggiungimento dell’obiettivo #ZEROHUNGER promosso dalla FAO, e incrementare la sostenibilità delle produzioni agricole. Nello specifico, lo studente parteciperà attivamente alla preparazione di sensori OECT, e alla loro applicazione in piante di pomodoro allevate in vaso in condizioni di normale irrigazione e di deprivazione di acqua.
Il sensore utilizzato è un transistor elettrochimico organico formato da due fibre di stoffa funzionalizzate con un polimero conduttore e altamente biocompatibile opportunamente riformulato e trattato (PEDOT:PSS). Il sensore in questione viene inserito nello stelo della pianta e, con una misura elettrochimica in vivo e in continuo sulla linfa, determina i cambiamenti di concertazione di ioni positivi della stessa. Questa peculiarità lo rende adatto a monitorare gli stress da carenza di acqua e, potenzialmente, anche altri stress abiotici e biotici.
Alla fine della settimana e del percorso di ASL la studentessa, affiancata dal ricercatore, ha acquisito le seguenti competenze:
- Conoscenze di base della fisica e dell’elettronica necessaria alla comprensione del funzionamento del sensore
- Pianificare un esperimento scientifico
- Nozioni base di fisiologia vegetale.